Cosa Facciamo

Terapia strumentale, manuale e riabilitazione.

VISITE SPECIALISTICHE

La NEUROCHIRURGIA è la branca della medicina che si occupa del trattamento chirurgico dei problemi che coinvolgono il cervello, la colonna vertebrale, i nervi periferici e le arterie presenti nel collo. neurochirurgo è un medico professionista, altamente specializzato con una formazione approfondita e competenze avanzate nella diagnosi e nel trattamento chirurgico di tutte le patologie che colpiscono sia il sistema nervoso, sia centrale che periferico. Si è soliti pensare che il neurochirurgo lavori solo sul cervello ma non è così. Molto più spesso, questo specialista si dedica a malformazioni vascolari, lesioni ai nervi, problemi alla colonna vertebrale, trattamento del mal di schiena, dolore al collo, ernie del disco e tumori.

Il FISIATRA è il medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento esclusivamente conservativo delle patologie e degli infortuni che interessano l’apparato locomotore e/o i nervi periferici, in pratica, è il medico specializzato in fisiatria.

Il suo campo di interesse è il trattamento delle patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e del sistema nervoso che comportano deviazioni anatomiche o funzionali, con conseguenti deficit e/o perdita di autonomia della persona.
Dopo aver valutato i bisogni riabilitativi della persona, il fisiatra, individua il protocollo medico specialistico riabilitativo, le modalità e la durata delle prestazioni di medicina fisica e riabilitativa.
La sua attività si concretizza, quindi, in prestazioni diagnostiche, valutative, terapeutiche (sia farmacologiche, sia strumentali e rieducative); nello specifico, nell’impiego di trattamenti non
chirurgici, quali fisioterapia, farmaci (anche per via infiltrativa), ginnastica posturale e uso di tutori.
L’obiettivo del fisiatra consiste nell’aiutare il paziente a recuperare totalmente o in buona parte le funzioni dell’apparato locomotore o dei nervi periferici compromesse a seguito di una patologia, un infortunio o un intervento chirurgico, così che possa raggiungere la migliore qualità di vita relazionale e lavorativa compatibilmente con il danno subito.
Lavora a stretto contatto con i fisioterapisti con i quali decide il protocollo riabilitativo più indicato per ogni paziente, definendo i tempi di recupero, la frequenza delle sedute e il tipo di terapie da svolgere.

L’ORTOPEDICO è un medico in grado di diagnosticare problemi congeniti o funzionali del sistema muscolo-scheletrico, dalle infezioni ai traumi sportivi, le fratture, i problemi alle articolazioni, l’osteoporosi e i tumori alle ossa.
La visita ortopedica permette di studiare la struttura e la funzionalità dell’apparato locomotore per diagnosticare patologie acute, croniche o degenerative a carico della colonna vertebrale, degli arti superiori (spalla, gomito, mano e polso) o degli arti inferiori (anca, ginocchio, piede e caviglia).

IDROKINESITERAPIA

È un modello riabilitativo che si basa sul movimento in acqua,con la guida di un fisioterapita specializzato, è consigliata nel trattamento post chirurgico, nel primo periodo riabilitativo e per riprendere in maniera corretta i movimenti spontanei come ad esempio lo schema del passo, ha un utilità anche nella cronicizzazione di alcune patologie, in particolare quelle riguardanti le articolazioni scapolo-omerale e della colonna vertebrale

I benefici che lʼacqua comporta sono molti, tra questi ricordiamo:

  • scarico totale o parziale delle articolazioni (minor stress andoarticolare)
  • effetto miorilassante
  • miglior controllo del dolore
  • deambulazione facilitata
  • riduzione dellʼedema
  • mobilizzazione passiva facilitata
  • maggior movimento con minor sforzo
  • miglior reclutamento muscolare
  • interessamento non solo del distretto interessato ma coinvolgimento muscolare e articolare globale
  • benefici psico-fisici e di rilassamento
  • riduzione dei tempi di recupero in un percorso riabilitativo

KINESIO TAPING

Si intende una tecnica rappresentata da una guarigione naturale del proprio corpo attraverso l’attivazione dei sistemi circolatori e neurologici.

Si tratta di un bendaggio adesivo elastico con effetto terapeutico biomeccanico.

È utilizzato per il drenaggio, riduzione del dolore, rigidità articolare, affaticamento muscolare, edema, eventi traumatici, etc..

L’effetto sulla pelle

CureTape® possiede un’elasticità e un peso pari alla pelle umana: esso sfrutta l’elasticità del nastro rispetto alla pelle, creando un effetto sollevatore sullo strato superiore della pelle o epidermide.

Ciò provoca l’abbassamento istantaneo della pressione, il recupero della circolazione sanguinea e del drenaggio linfatico, la diminuzione della pressione sopra i recettori del dolore e la conseguente immediata riduzione della percezione di dolore.

L’ampia gamma di CureTape

CureTape® ha numerose applicazioni, come il trattamento di lesioni, la riduzione di infiammazioni o ritenzione di liquidi (edemi e linfoedemi), la correzione posturale, il trattamento di disturbi conseguenza di lussazioni o distorsioni (ad es. lesioni da sforzo ripetuto, gomito del tennista o del golfista). È inoltre efficace nel regolare i riflessi neurologici come quelli associati al mal di testa e ai dolori mestruali.

ONDE D'URTO

Le onde d’urto sono onde acustiche, impercettibili ed ad alta intensità che vengono irradiate da un’apposita sonda e si propagano tramite la superficie della pelle.

Le onde d’urto sono sicure ed efficaci. Si tratta infatti di una metodica non invasiva, ambulatoriale, sicura e di comprovata efficacia

Sono particolarmente indicate per curare tendinopatie e calcificazioni ossee. Il vantaggio delle onde d’urto è che stimolano la rigenerazione dei tessuti e riescono a dare un rapido sollievo dal dolore. Sono utili nel trattare patologie che resistono alle tradizionali terapie conservative e in alcuni casi specifici permettono di evitare l’intervento. L’effetto antidolorifico e antiinfiammatorio inoltre permette di risparmiare la somministrazione frequente di farmaci.

LASER YAG

FP3 SYSTEM® propone una nuova metodica, dove esistono le indicazioni, nel contesto delle terapie fisiche; si distingue per:

Possibilità di risolvere quei casi clinici normalmente classificati come “chirurgici” o “border line” tra tutti le cervicalgie, le lombosciatalgia da discopatia, le lesioni parziali del menisco, la spalla dolorosa, i traumi muscolo tendineo legamentoso, ecc.

Possibilità di trattare nella fase acuta e iperacuta, quando il calore rappresenta una controindicazione assoluta per tutti gli altri laser di potenza.

Riduzione significativa dei tempi di guarigione grazie alla rapida riduzione del dolore, al più rapido recupero funzionale, alla cicatrizzazione di lesioni muscolo-tendineo-legamentose e alla risoluzione dei processi infiammatori, alla riduzione e al riassorbimento di edemi ed ematomi.

Quindi la metodica FP3 SYSTEM ® permette al riabilitatore di raccogliere sorprendenti e significativi successi risolvendo patologie che ora non sono trattate per il rischio di complicanze.

Conclusione:

FP3 SYSTEM® è la grande novità della fisioterapia che permette di affrontare con successo e rapidità casi clinici nell’ambito delle patologie ortopediche considerati a volte anche di pertinenza chirurgica grazie all’utilizzo di un laser yag ad alta potenza.

Le prime osservazioni risalgono al 1996 e migliaia di casi trattati e documentati sono a testimonianza della serietà del gruppo di lavoro condotto dal prof. Parra e dall’Ing. Algeri.

Sono 4 le novità assolute:

  1. Tecnologica, l’ uso contemporaneo e ottimizzato di tre sorgenti laser con lunghezze d’onda e ripartizione delle potenze variabile dei singoli fasci laser unica e brevettata
  2. Metodologica: le “finestre” per trasferire l’energia di biostimolazione correlata alla diagnosi e suggerite dalla pubblicazione edita da I.A.L.T. (2012) e la innovativa
    tecnica delle microsedute ripetute.
  3. Posologica: densità di energia di biostimolazione con densità di potenza completamente diverse in assenza del fastidioso e pericoloso surriscaldamento cutaneo.
  4. Semplicità e sicurezza: la modalità assistita, il controllo della temperatura cutanea, l’impostazione dei parametri nella modalità manuale sono i brevetti che “fanno la differenza”.

VALUTAZIONE FUNZIONALE

valutazione isometrica

Il Concetto

LA VALUTAZIONE ISOMETRICA

Si definisce ISOMETRICA la situazione in cui un muscolo entra in contrazione ma, a causa della resistenza esterna, mantiene invariata la sua lunghezza. La forza generata durante la contrazione isometrica produce un aumento di tensione ai capi del muscolo che può essere facilmente misurata con una cella di carico. La valutazione della forza espressa in situazione isometrica consente di indagare con PRECISIONE E ACCURATEZZA su alcuni aspetti fondamentali della prestazione e della condizione muscolare:

  • – Forza Massimale isometrica
  • – Tempo di attivazione muscolare
  • – Squilibrio di forza tra arti omologhi e agonista/antagonista
  • – Capacità di Resistenza ad un impegno di F.MAX
  • – Resistenza alla fatica muscolare

I VANTAGGI DELL’ISOMETRIA

  • -FACILITA’ DI EFFETTUAZIONE
  • -RIPETIBILITA’ DEL TEST
  • -SICUREZZA DEL SOGGETTO
  • -PRIMA VALUTAZIONE DELLA FORZA POST-INFORTUNIO

Test Forza Massimale

Test per l’acquisizione dei valori di FORZA MASSIMALE.

SI tratta di effettuare una contrazione muscolare massimale (massima espressione di Forza volontaria) a diversi angoli articolari con una attivazione lenta e in piena sicurezza.
Test Forza Esplosiva

Test che indaga sulle modalità di contrazione della muscolatura e sulla qualità delle fibre in una contrazione effettuata con la massima esplosività.

Test di Squilibrio Muscolare

E’ un test specifico per l’attività di riabilitativa (chiamato anche Balance Test).

Test di Forza Resistente

Questo test verifica la capacità di resistenza alla forza di un soggetto impegnato in una contrazione isometrica massimale.

Test di Fatica

Questo test valuta la capacità del muscolo di sostenere uno sforzo isometrico non massimale.

La prova consiste nel determinare la resistenza alla fatica misurando il tempo in cui la forza espressa si è mantenuta entro valori prefissati.

Il test va effettuato separatamente con entrambi gli arti per stabilire la differenza di prestazione.

valutazione posturale e propriocettiva

DELOS

Il sistema DELOS è un sistema alternativo in grado di cambiare sostanzialmente l’approccio riabilitativo.

Il sistema è costituito essenzialmente da una scheda di acquisizione dati in grado di tradurre elettronicamente tutti i minimi spostamenti angolari compiuti da una pedana mobile.

Quando il paziente muove con l’arto in appoggio la pedana mobile, la scheda di acquisizione invia i dati di ogni singolo movimento direttamente al personal computer il quale li elabora e permette di visualizzare sul monitor un tracciato strettamente relazionato al movimento della pedana mobile.

Il risultato ottenuto è di grande utilità sia per il paziente che per l’operatore: il paziente può disporre di un continuo feedback visivo, informazione che manca nella classica tavoletta oscillante utilizzata tradizionalmente per la riabilitazione, che gli consente di stabilire un rapporto di confronto tra ciò che “sente” a livello cinestesico, cioè relativo a una sensazione collegata al movimento, e ciò che realmente produce motoriamente. In sostanza il paziente è in grado di ricostruire gradualmente la corretta mappa delle sensazioni propriocettive, ovvero quelle sensazioni che informano il paziente sulla posizione del proprio corpo e delle sue parti.

La Pedana DELOS trova essenzialmente quattro principali applicazioni:
  1. Riabilitazione Post-Traumatica, sia per il recupero di semplici distorsioni legamentose con relativa instabilità capsulo-legamentosa, che per traumi di entità più seria.
  2. Riabilitazione neurosensoriale o psicomotoria, per i soggetti che hanno fondamentalmente una difficoltà nell’organizzazione motoria dovuta essenzialmente a carenze percettive di natura cinestesica e/o ad una incapacità nell’elaborare i dati provenienti dal canale visivo.
  3. Neuroriabilitazione in età geriatria, in pazienti affetti da emiplegia potenziando ed ampliando enormemente l’esercizio terapeutico.
  4. Prevenzione in ambito sportivo, evitando possibili recidive di infortuni che possono prolungare ulteriormente l’inattività dell’atleta.

MEDICAL FITNESS

Il medical fitness è riconosciuto dall’American Medical Association (AMA) come un’alleato alle professioni sanitarie a partire dal giugno del 1991. Un team di esperti facenti parte della National Athletic Trainers’Association (NATA), nell’agosto del 2007, ha definito il medical fitness come segue: “Il medical fitness viene praticato da preparatori atletici, professionisti che collaborano con i medici al fine di ottimizzare l’attività e la partecipazione di pazienti. Il medical fitness comprende la prevenzione, la diagnosi e gli interventi di emergenza in condizioni mediche acute e croniche, che comprendono, di fatto, menomazioni fisiche, limitazioni funzionali e disabilità.”

I cinque campi in cui interviene il medical fitness sono:

Prevenzione di infortuni, malattie e salvaguardia del benessere.

Valutazione clinica e diagnosi.

Cure d’emergenza immediate.

Terapie e riabilitazioni.

Benessere e salute professionale.

L’operatore di medical fitness è quindi un professionista che si integra con tutte le altre professioni sanitarie in ospedali, scuole, università, attività sportive professionistiche ed ovunque si renda necessaria la presenza di un’assistenza sanitaria atletica.

RIEDUCAZIONE POSTURALE

Cosa è la Rieducazione Posturale Globale.

E’ un importante e rivoluzionario metodo riabilitativo che nasce da studi, ricerche biomeccaniche e neurofisiologiche del Professor Philippe E. Souchard, docente di fama internazionale che ha creato ed elaborato la Rieducazione Posturale Globale

La metodica ha come obiettivo finale il ripristino globale dell’equilibrio statico e dinamico del corpo, compromesso per l’intervento di spontanei meccanismi di difesa contro aggressioni esterne.

Il trattamento è qualitativo, basato su posture di stiramento progressivo attivo dei muscoli antigravitari (statici e di natura fibrosa), interamente gestite dal terapeuta con la partecipazione attiva del paziente.

La peculiarità dell’R.p.g. è di risalire dal sintomo alla causa; l’approccio della terapia è “globale” poiché gli stiramenti imposti si propagano fino alle estremità degli arti e durante la stessa postura vengono messi in tensione tutti i muscoli retratti interessati da una lesione.

La Rieducazione Posturale Globale si basa su tre principi fondamentali:

Individualità: ogni individuo è uguale solo a se stesso, e assume una varietà di adattamenti posturali che sono direttamente proporzionali al numero degli individui che rispondono in maniera soggettiva ai molteplici stimoli.

Causalità: il trattamento correttivo non può essere indirizzato verso il sintomo. Lo studio attento del paziente, biomeccanico e non solo, riesce sistematicamente a risalire alla causa del dolore, eliminando tutti i compensi messi in atto nel tempo.

Globalità: per ricreare l’equilibrio perduto è necessario lavorare attivamente su tutta la struttura osteomuscolare del rachide, degli arti superiori ed inferiori strettamente correlati ad esso. E’ evidente, quindi, quanto sia importante combattere ogni tipo di patologia agendo sul corpo nella più totale globalità, al fine di eliminare dolore e causa del sintomo.

La Rieducazione Posturale Globale agisce attraverso posture di stiramento, attive, adeguate al’individualità del soggetto portatore di patologia, o di alterazioni morfologiche siano esse paramorfiche che dismorfiche.

Trattamento

Il principio dell’R.p.g. si basa sulle posture di stiramento muscolare attivo, le quali tendono a collocare in evidenza le catene di tensioni muscolari dei tendini e delle membrane che avvolgono i muscoli (che bloccano l’individuo in posizione di squilibrio). Le posture provocano l’allungamento attivo (partecipazione effettiva dell’individuo) e un posteriore rilassamento delle catene muscolari contratte e irrigidite. Per essere efficaci esse devono essere sistematicamente globali a differenza di altri tipi di trattamento. Una speciale attenzione è data alla respirazione. Le loro ripercussioni sono innumerevoli nelle sfere: motoria, statica, digestiva, circolatoria, mentale ed emozionale. Il buon funzionamento dei muscoli respiratori e principalmente del diaframma sono necessari ad un buon equilibrio.

OSTEOPATIA

I quattro principi chiave di Andrew Taylor Still…

  1. L’essere umano è un’unità funzionale dinamica, sul cui stato di salute incidono il corpo, la mente e lo spirito; se una delle parti del sistema si modifica, ciò influisce sull’equilibrio di tutto l’insieme.
  2. Il corpo è dotato di meccanismi di auto-regolazione; l’essere umano cerca sempre di recuperare il proprio equilibrio dinamico e di stabilire l’omeostasi.
  3. La struttura e la funzione sono interrelate a tutti i livelli dell’essere umano.
  4. Il Razionale del Trattamento Manipolativo Osteopatico si fonda sull’applicazione di tutti e tre i principi.

L’osteopatia è una scienza terapeutica naturale, fondata su una conoscenza precisa della fisiologia e dell’anatomia del corpo umano.

Si serve di ogni mezzo manuale di diagnosi per evidenziare le disfunzioni e l’assenza di mobilità dei tessuti che comportano un’alterazione dell’equilibrio generale dell’individuo.

Il concetto osteopatico, unicamente nella sua pratica manuale, sollecita al meglio le risorse proprie dell’individuo, considerato nella sua globalità.

I campi d’applicazione ed i suoi limiti:

L’osteopatia si rivolge ad ogni persona affetta da una alterazione della mobilità articolare e tessutale.

L’osteopatia interviene su pazienti di tutte le età, dal neonato all’anziano. Può essere applicata durante la gravidanza e nel bambino nel periodo neonatale.

L’osteopatia accompagna la donna nel corso della gravidanza, il bambino sin dai primi giorni di vita, lo sportivo nella sua attività: fornisce un aiuto nel gestire responsabilmente il proprio capitale “vita salute” per un benessere duraturo e reale.

La nozione di osteopatia trasforma in modo radicale i termini ai quali siamo culturalmente abituati: “gastriti, tendiniti, rino-faringiti” che evocano sfere specialistiche ed esclusive.

Qualunque sia il disturbo, l’osteopata lo tratterà con un approccio terapeutico globale.

In sintesi, l’osteopatia si rivolge alle persone che presentano sintomi solitamente classificati per specialità e che interessano le grandi funzioni dell’organismo: locomotoria, neurologica, genito-urinaria, O.R.L., oftalmica, digestiva, cardio-polmonare, psichica, occlusale.

L’osteopatia tratta le restrizioni di mobilità delle strutture, ristabilendo una buona funzionalità dell’insieme.

L’osteopatia stimola l’omeostasi del paziente preoccupandosi di identificare l’origine biomeccanica dello squilibrio in relazione al disturbo lamentato dal paziente.

TECARTERAPIA

Cos’è la tecarterapia?

Nell’ambito della riabilitazione motoria e della fisioterapia, la tecarterapia rappresenta una soluzione che si avvale di una differenza di potenziale energetico e che viene adottata da molti fisioterapisti. Consiste sostanzialmente in un’attivazione energetica del corpo del soggetto. L’innovazione di questo approccio è data però da una sostanziale differenza: mentre in altre terapie l’energia viene trasferita al paziente dall’esterno, durante la tecarterapia viene stimolata energia direttamente dall’interno del tessuto muscolare. Di solito non si tratta mai di una sola seduta ma di un percorso da iniziare col terapeuta, spesso associato al suggerimento di esecuzione di alcuni esercizi di isometrica e di allunamento muscolare.

Il fine ultimo è quello di attivare i processi antinfiammatori e riparativi naturali di cui il nostro corpo predispone. Ciò permette di ridurre considerevolmente la soglia del dolore nel soggetto, oltre ad accelerare i tempi di recupero della fase riabilitativa.

Vengono interessate delle cariche elettriche che sono presenti sotto forma di ioni, all’interno dei tessuti. La stimolazione che se ne ricava lavora a livello cellulare, riattivando la circolazione sanguigna e innalzando considerevolmente il livello di temperatura corporeo.

I meccanismi fisiologici di recupero vengono così immediatamente innescati. Il flusso positivo di energia originato aiuta a riparare le lesioni o pulisce dai problemi legati alle infiammazioni o ai versamenti che possono essere successivi a un trauma o a consuetudini posturali sbagliate.

RIABILITAZIONE POST CHIRURGICA

La rieducazione che segue un intervento di chirurgia ha lo scopo di raggiungere il miglior risultato possibile, attraverso una serie di steps, che possiamo chiamare PROTOCOLLO RIABILITATIVO che è un insieme di tecniche di terapia manuale, terapia strumentale e funzionale utilizzate a seconda della fase del percorso riabilitativo e delle risposte del paziente.

La riabilitazione post chirurgica deve essere effettuata su tutte le articolazioni del corpo umano che sono sottoposte ad intervento di chirurgico:

Le fasi da affrontare in questo percorso di recupero sono 4:

LA PRIMA FASE: la cosa più importante nella prima parte del nostro approccio e’ la riduzione dello stato infiammatorio, del gonfiore e del dolore. La possibilità di scegliere tra più strumenti di terapia fisica di ultima generazione ci permette di intervenire con la terapia più efficace, soprattutto in base alla sintomatologia e alle caratteristiche del paziente.

LA SECONDA FASE: IL RECUPERO ARTICOLARE

terminata la fase di gestione del dolore e dell’infiammazione e’ importante andare a recuperare la mobilità dei segmenti corporei coinvolti.

LA TERZA FASE: RECUPERO RESISTENZA, FORZA, EQUILIBRIO E COORDINAZIONE MOTORIA.

Un vero e proprio training che per noi è parte integrante e fondamentale di un percorso riabilitativo completo. Questo approccio ci permette di restituire al nostro paziente uno stato di benessere ottimale e allo stesso tempo va a ridurre notevolmente il rischio di recidive.

QUARTA FASE: VALUTAZIONE FINALE

Al termine del percorso riabilitativo con il preparatore atletico andiamo a gestire il ritorno all’attività sportiva ludica o agonistica.

Previa valutazione funzionale della muscolatura interessata.

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